EVENTIRUBRICA EVENTINumerosi sono gli avvenimenti, gli eventi e le cerimonie che vedono la partecipazione attiva dei rappresentanti della nobiltà dei nostri tempi. Sono occasioni senz’altro piacevoli a cui il nostro Studio partecipa sempre con grande entusiasmo attraverso i suoi componenti, come il Conte Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza, che vogliamo qui condividere con chi come noi è amante e grande studioso di questo mondo ricco di storia e che ha contribuito e tutt’oggi contribuisce a lasciare un segno indelebile nei nostri giorni...CONVEGNO A PALAZZO FIRENZE - ROMAMOSTRA FOTOGRAFICA DEL FIORENTINO VIERI FRANCHINI STRAPPOGrande successo di pubblico e critica, lunedì 25 maggio in San Lorenzo via dei Volsci 128, per l’inaugurazione della mostra di fotografia del regista fiorentino Conte Vieri Franchini Stappo a cui si è abbinata la mostra di scultura in legno del Maestro Stefano Iraci, aperta fino a fine giugno visibile su appuntamento.Il noto regista fiorentino, Conte Vieri Franchini Stappo, riscopre il nuovo vecchio amore per l’arte della fotografia e lo fa in luogo, un capannone a lui caro, un ex scenotecnica cinematografica, immerso nel cuore del quartiere più hipster di Roma, ma appartato dal contesto, questo spazio ha ricominciato a respirare. Profumo di legno orientale cumuli di segatura chiodi di acciaio forgiati a mano hanno preso il posto dei pesanti macchinari da falegnameria e dei fondali dipinti, questi ultimi sostituiti da grandi stampe fotografiche colorate.Boccioli turgidi si evolvono nel loro ciclo vitale fino ad una morte disgregata e perfetta: Virus multiformi e colorati scolpiti in legno attaccano i cotpi, le rose, le stesse pareti, ma non l’aulica maternità, protetta dall’invincibile forza dell’amorePer l’occasione sono intervenuti diplomatici, artisti, aristocratici e tanti amici come Mons. Luigi Can. Casolini, Andrea Borella direttore ed editore dell’Annuario della Nobiltà Italiana, il Conte Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, i Principi Luigi e Orietta Boncompagni Ludovisi Rondinelli Vitelli, Don Carlos Canevaro dei Duchi di Zoagli, il Principe Stefano Pignatelli di Cerchiara, il Conte Guido Franchini Stappo, i galleristi di Pietrasanta Diego Bovecchi e Fiammetta Galleni, lo stilista astrologo Massimo Bomba, Pietro Lucchetti funzionario presso il Quirinale, Carlo Sportelli dell’Università Roma Tre, Patrizia Cermignani del Comune di Roma, il Barone Ettore Gallelli Benso editore del Calendario d’Oro della Nobiltà Italiana, Filippo Sallusto e molti altri.http://www.paeseroma.it/wordpress/?p=35154VIAREGGIO PRESENTAZIONE CAMERA ARBITRALE ITALIANALA INEFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA, UN PROBLEMA AD OGGI IRRISOLTO MA RISOLVIBILE, è stato il tema dell’incontro dell' 8 Maggio 2015 che si è svolto a Viareggio a Villa Paolina, promosso dalla Camera Arbitrale Italiana, con professionisti ed imprenditori per trattare il tema della inefficienza della Giustizia italiana, indicando quale rimedio lo strumento dell'Arbitrato. Un enorme successo che ha visto professionisti, imprenditori e rappresentanti istituzionale che hanno seguito il seminario. L’evento è stato promosso dalla Camera Arbitrale Italiana con patrocinio della Magione Versiliese della Confraternita dei Cavalieri del Tau rappresentata del professor Emilio Petrini Mansi della Fontanazza che ha introdotto l’avvocato Bernardo Blasio presidente dal 1995 della Camera Arbitrale Italiana. Tra i presenti don Luis Roberto Picchiani nipote di S.A.R. Alicia di Borbone Parma, il regista fiorentino conte Vieri Franchini Stappo, francesco Ungaretti discendente del grande poeta, Eleonora Violante, Alberto Arrighi Cecchetti e il cavalier Egisto Umberto Borghini. Giovedì 4 giugno 2015 pomeriggio romano a palazzo Firenze per il convegno "Il pontificato romano dalConcilio di Trento alla rivoluzione francese"organizzato da Comm. Annamaria Croce tra i relatori l'amico Antonio Bellizzi di San Lorenzo e lo storico Luigi Borgia con Lorenzo Franchini, Tommaso Pandolfo Fanchin, Maurizio Gonzaga del Vodice, Pierluigi Brancia d'Apricena, Luigi e Orietta Boncompagni Ludovisi Rondinelli Vitelli, Carlo Massimo, Marcello Intotero Falcone, lo stilista ed astrologo Massimo Bomba e tanti altri amici. IV CONVEGNO DI STUDI SUL DIRITTO NOBILIARE IN CAMPIDOGLIOL’Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare Storia ed Araldica di Viareggio con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, la Presidenza dell’Assemblea Capitolina, l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum , l’Associazione Cavalieri di San Silvestro e l’Accademia Bonifaciana hanno organizzato venerdì 26 giugno nella sala Protomoteca del Campidoglio il IV Convegno di Studi sul Diritto Nobiliare dal titolo “Nobiltà Civica e Patriziato” evento culturale di rilevanza nazionale che è rientrato a pieno titolo nella valorizzazione delle Famiglie che hanno contribuito alla bellezza storico artistica delle nostre Città, come afferma l'On. Daniela Tiburzi proprio nel periodo in cui Roma ospita il mese internazionale della cultura.Interventi di alto livello come quello dell’Ambasciatore Lucio Alberto Savoia (Unesco), di Sua Altezza il Principe Ottaviano de’ Medici di Ottajano Principe di Toscana che ha messo al corrente la vasta platea della Convenzione Unesco 2003 sulla tutela delle tradizioni nobiliari come patrimonio culturale immateriale, il Prof. Enrico Spagnesi dell'Università di Pisa ha presentato la nobiltà feudale come modello di nobiltà civica, mentre la nobiltà tiburtina è stata presentata dall'Avv. Giovanni Mascioli Presidente dell'Unione Giuristi Cattolici di Tivoli, il patriziato genovese già tesi di perfezionamento in Diritto Nobiliare e scienze araldiche del medico genovese Fernando Piterà di Clima è stata presentata con stemmi delle antiche famiglie della Repubblica marinara, le grandi stirpi romane sono state trattate dal Prof. Andrea Borella direttore ed editore dell'Annuario della Nobiltà italiana, il Barone Ettore Gallelli Benso Presidente dell'Unione della Nobiltà d'Italia ha presentato il Calendario d'Oro 2015 e la Dottoressa Claudia Napolitano responsabile della Pisa University Press ha presentato gli Atti del III Convegno di Diritto Nobiliare dove sulla copertina è raffigurato Carlo Lodovico di Borbone Parma Duca di Lucca, con all'interno del testo una accurata trattazione del Patriziato lucchese con gli aggiornamenti genealogici fino ad oggi a cura del Marchese Emilio Petrini Mansi della Fontanazza, l'ultimo Sovrano lucchese come molti altri della propria dinastia furono sepolti nella cappella di Villa Borbone in Viareggio.Erano presenti rappresentanti del clero romano come Mons. Luigi Francesco Can. Casolini rettore della Basilica di San Silvestro in Tivoli e Mons. Paolo Cartolari, dell'aristocrazia romana e non solo tra gli altri segnalamo i Principi romani Luigi e Orietta Boncompagni Ludovisi Rondinelli Vitelli, Josephine Borghese, i Principi napoletani Stefano Pignatelli di Cerchiara e Pier Luigi Brancia d’Apricena, i Principi siciliani Danilo Moncada Zarbo di Soria e Giuseppe Grifeo di Partanna, Carlos Canevaro dei Duchi di Zoagli, la Contessa Anna Teodorani Fabbri Serbelloni Pozzo figlia di Rosa Mussolini, il Barone Fabrizio Mechi, il Marchese Giuseppe Ferrajoli di Filacciano, il N.H. Danilo Giovanni Maria Bucciarelli, il N.H. Mattia Corsetti, il Conte Guido Anzilotti con Chiara Andreucci e la figlia Valentina, N.H. Paolo Rivelli Gr. Uff. O.E.S.S.G. e presidente Real Circolo Francesco II di Borbone, il Barone Antonio Bellizzi di San Lorenzo, il N.H. Fabio Cassani Pironti, il N.H. Alfonso Marini Dettina, il Marchese Giovanni Nicastro Guidiccioni discendente della storica famiglia patrizia lucchese, la Contessa Katia Ferri Melzi d'Eril dei Duchi di Lodi, non sono mancati rappresentanti dell'arte pietrasantina come Diego Bovecchi titolare della galleria Open One con Fiammetta Galleni e lo stilista astrologo Massimo Bomba e l'attrice di teatro Giusy Ginger. Particolarmente emozionante il riconoscimento consegnato dal delegato per Roma, dell'Istituto viareggino, Barone Patrizio Imperato di Montecorvino al giovane Antonio Treglia sottocapo 3cl. che salvò molte vite dal nubifragio che colpì la città di Peschici nel settembre dello scorso anno.CONVEGNO LA NOBILTA’ PESCIATINA...PESCIASabato 13 giugno presso l’archivio di stato di Pescia si è tenuto il convegno “La nobiltà pesciatina, le alleanze matrimoniali e le dimore storiche” organizzato dalla sezione Pescia-Montecarlo/Valdinievole dell’Istituto Storico Lucchese in collaborazione con il comune di Pescia, la sez. toscana dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e l’Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare Storia ed Araldica di Viareggio.Il convegno, moderato dalla prof.ssa Romina Brugioni dell’Università di Pisa, ha visto la partecipazione di molti discendenti di varie famiglie aristocratiche. Tra gli altri ricordiamo Lorenzo Puccinelli Sannini, Carlo Vivaldi Forti, Alessandro Anzilotti Gambarini, i Cecchi de’Rossi, Luigi Catemario di Quadri, Luana di Altavilla, Fabrizio Formica di Cirigliano, Maria Chiara Ambrosini Nobili della Sala, Alessandro Stiavelli (anche a nome dei di Grazia Gambarini), Filippo Sallusto, Fausto Giumetti, Katia Ferri Melzi d’Eril ed ospite d’onore il Principe Ottaviano de’ Medici di Toscana (a sinistra nella foto) discendente da Giangastone, il quale nel 1732 elevò Pescia a Città Nobile.Dopo i saluti introduttivi della dottoressa Saluzzi (a nome del direttore dell'Archivio di Stato di Pescia) e del Sindaco della città, dottor Giurlani, sono iniziate le relazioni.Il marchese professor Emilio Petrini Mansi della Fontanazza dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha compiuto un excursus sulla origine della nobiltà cittadina e sulle nobili famiglie pesciatine, con il supporto di slide ha incantato la vasta platea con stemmi disegnati e gentilmente concessi da Andrea Borella direttore ed editore dell'Annuario della Nobiltà Italiana, svelando svariati aneddoti che hanno particolarmente incuriosito la platea.La professoressa Vincenza Papini Franchi, direttrice della sezione “storia e storie al femminile” dell’Istituto Storico Lucchese, si è invece soffermata a lungo su un inedito diario settecentesco, quello di Sara Sismondi, discendente della nobile famiglia ginevrina dei Sismondi, imparentatasi nella seconda metà del Settecento con la potente famiglia pesciatina dei Forti. Dalla sua relazione è emerso un quadro analitico dei riti della sociabilità pesciatina e delle consuetudini matrimoniali dell'epoca che spesso univano famiglie di vecchia aristocrazia locale ai nuovi ceti emergentiHa suscitato un notevole interesse anche la relazione sulla storia dell'architettura di Claudia Massi dell'Università di Firenze, la quale ha condotto un pregevole studio sulle dimore storiche pesciatine legato a parte dello sterminato patrimonio storico-artistico della Valdinievole. Dalla relazione della prof.ssa Massi è emerso che la Valdinievole detiene un patrimonio architettonico di prim’ordine, ma che necessita di adeguati progetti per la propria conservazione e valorizzazione.Il dott. nob. cav. Guido Anzilotti e l' avv. Prof. Lorenzo Franchini hanno infine messo in luce molti aspetti inediti relativi a due importanti famiglie valdinievoline, quella dei Franchini-Tellini e quella degli Anzilotti. Questi splendidi affreschi familiari hanno messo in risalto personaggi di rilievo nel panorama internazionale del primo Novecento, quali ad esempio quelli di Dionisio (già presidente della corte di giustizia dell’Aja), Enrico Anzilotti (già governatore della Somalia) e del generale Enrico Tellini.Si sono messi così in luce aspetti ancora troppo poco analizzati dalla storiografia locale, e che – anche a seguito del recente partecipato convegno sulla famiglia Galeotti – stanno suscitando un rinnovato interesse tra i cultori di storia locale.Al termine del convegno, il direttore della sezione dell’Istituto Storico, il prof. Dario Donatini, entusiasta della riuscita del convegno, ha sporto sentiti ringraziamenti agli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione del convegno (l’azienda “Arti & Sarti” di Napoli, lo studio legale “Petrocchi” e il “Lions Club” di Pescia). Il direttore ha inoltre annunciato l’intenzione di pubblicare gli atti del convegno già nell’anno venturo. «La nobiltà pesciatina – sostiene Donatini – ha nei secoli saputo dare una forma al nostro territorio, il quale ha iniziato a smarrire fortemente la propria identità storico-culturale solo a seguito del boom economico del secondo dopoguerra. Il patrimonio valoriale aristocratico si è reificato nella nostra regione tramite dimore, giardini e opere d’arte che sono il frutto di peculiari proiezioni, schemi di pensiero e visioni del mondo, che si sono oggi dimenticati, ma la cui memoria storica è bene recuperare per educare le nuove generazioni all’arte e al gusto del bello».http://www.comune.pescia.pt.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3863http://www.gonews.it/2015/06/18/si-e-tenuto-allarchivio-di-stato-il-convegno-la-nobilta-pesciatina-le-alleanze-matrimoniali-e-le-dimore-storiche/http://www.archivitoscana.it/index.php?id=6&tx_ttnews%5Btt_news%5D=173&cHash=52fe6e78da8e180a3ac9b751a3a5d62c